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Lonely Planet ed ilSole24Ore elogiano la Cattolica di Stilo
ESTATE. Come ogni anno, l’avvicinarsi della stagione estiva risveglia la voglia di scoprire il mondo e raggiungere mete vicine e lontane. Sono decine le guide e gli articoli che in questo periodo affollano i motori di ricerca e i social network, con l’obiettivo di dare spunti e informazioni sulle mete più gettonate o su quelle da scoprire. Non ne è esente la Calabria. È un trend che ormai procede da anni; sempre più numerosi sono gli addetti ai lavori che si accorgono che in mezzo al Mediterraneo c’è tutto un mondo da scoprire, arrivando sì per le coste ed il mare, ma rimanendo meravigliati da tutto il resto, dalle montagne, dai laghi, dai borghi e dalle città, passando per una storia millenaria che ha cavalcato i secoli attraverso i più influenti popoli antichi.
“…immancabile un passaggio al Lago Ampollino e lì approdo a Stilo, tappa d’eccezione perché la Cattolica è uno dei più incredibili monumenti che questa regione pur così prodiga di bellezza possa sfoggiare”.
È così che la guida Lonely Planet descrive il suo tour attraverso la Calabria e come la scoperta della Cattolica, che tra tutte le già mirabili bellezze della regione, spicca.
Anche ilSole24Ore riprende le parole della guida di Lonely Planet e ci dedica un articolo, prendendone spunto per fare un excursus sulle tappe che hanno portato la guida in Calabria, dai suoi albori fino al viaggio tra le bellezze calabresi. Fa un riassunto della guida, andata sold out poco dopo l’uscita, riprendendone i punti fondamentali. Una breve trattazione delle varie parti del volume: le coste, la storia, l’entroterra e soprattutto gli itinerari. Percorsi già pensati per varie esigenze e gusti, naturalistici ed urbani, che abbracciano tutte le peculiarità della regione dandone un quadro completo sul meglio che la Calabria ha da offrire.
Ed è sempre una nota positiva quando le trattazioni non si fermano ai soliti cliché, come il mare, l’accoglienza, il buon cibo. Non perché non ci siano o siano poco importanti, al contrario, ma perché c’è molto da offrire, e far conoscere un territorio nella sua interezza può dare un’esperienza immersiva e non solo un’asettica e artefatta visione da cartolina. Si, perché il mare, la cucina, il modo in cui sono le persone sono figli della cultura che è alle loro spalle, fatta di entroterra, di tradizioni, di avvenimenti e personaggi. Angoli poco conosciuti che celano una storia ed un’importanza sociale e culturale che necessitano di essere scoperti e conosciuti per capire una terra di periferia, ma sempre al centro della storia, la Calabria.
San Giorgio cooperativa Sociale
articolo di Alessandro Baldari