Le montagne

MANGIATORELLA

L’azienda nasce ad opera di Achille Fazzari nel 1904. L’intraprendente garibaldino, una volta fatta analizzare l’acqua, sgorgante dalle falde del monte Pecoraro, nel bosco di Stilo, e scoperto che essa aveva una temperatura sempre costante, inodore, incolore e di sapore grato e che manteneva inalterate le sue proprietà anche dopo l’imbottigliamento, decise di creare uno stabilimento per la distribuzione di quell’acqua e grazie ad un’efficiente propaganda, riuscì a farla conoscere in tutta Italia e all’estero.

Oggi Mangiatorella, è azienda leader nel settore in Calabria, Puglia e Sicilia, immettendo nel mercato, ogni anno, 160 milioni di litri di acqua.

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FERDINANDEA

Fresca, profonda, verde foresta,
la luce vi è mite, delicatissima,
il cielo pare infinitamente lontano;
è deliziosa la freschezza dell’aria;
in fondo al burrone canta il torrente;
sotto le felci canta il ruscello..
si ascende, si ascende sempre fra il silenzio,
fra la boscaglia fitta, per un’ampia via..
tacciono le voci umane…
non v’è che questa foresta immensa, sconfinata;
solo quest’alta vegetazione esiste.
Siamo lontani per decine di miglia dall’abitato;
forse il mondo è morto dietro di noi.
Ma ad un tratto, fra la taciturnità di questa boscaglia,
un che di bianco traspare fra le altezze dei faggi.
Questa è Ferdinandea!

Così Matilde Serao, descrive la bella residenza estiva, che Ferdinando II di Borbone possedeva nel territorio di Stilo. Nata come luogo di ozio, successivamente venne adoperata come centro siderurgico. Quando Borbone fu costretto a lasciare le nostre terre, il generale Garibaldi, la affidò, per riconoscenza, al colonnello Achille Fazzari, fedele garibaldino. Egli tentò di riattivare il centro siderurgico chiuso all’inizio del Regno d’Italia per motivi politici ma alla fine abbandonò i beni di Mongiana anche per l’assenza di aiuti da parte del governo e riconvertì tutto in un’azienda agricolo-pastorale.

Il territorio fa parte del Parco naturale regionale delle Serre e dell’Ecomuseo delle ferriere e fonderie di Calabria per la presenza della ferriera che lavorava il minerale estratto nelle miniere di Pazzano (dal monte Stella) per produrre ferro.

Attualmente la zona è meta di turisti, che oltre a visitare la villa borbonica e la ferriera, possono fare escursioni sui sentieri contrassegnati dal CAI.

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